Il progetto INFEA

L’iniziativa è nata nell’ambito del Dipartimento di Scienze nell’A.S. 2014-2015, nella forma di un ciclo di conferenze di “Educazione scientifica ed ambientale” svolta aderendo alla iniziativa di orientamento della Università di Urbino nelle discipline del comparto scientifico-tecnologico.

E’ successivamente proseguita in maniera autonoma, in particolare nell’ultimo biennio, nell’ambito dell’Organico Potenziato (66 ore annue) dello scrivente Prof. Daniele Farina, evolvendo nell’attuale “Progetto INFEA”.

Il ciclo di incontri ha dapprima interessato tutte le classi IV e V dei tre indirizzi (A.S. 2017/2018), poi è stato limitato alle classi III, IV e V degli indirizzi Classico e Scienze Umane (A.S.2018/2019) svolgendo un programma “completo” (4 ore/classe) nelle terze e quarte classiche e “ridotto” nelle classi quinte.

Il progetto lo scorso anno ha incluso l’adesione di alcune classi al sotto-progetto “Forni Solari”, nonché alla iniziativa di studio energetico della sede centrale del Mamiani (rif. Prof. M. Brambilla del Liceo Classico), mediante lo svolgimento di una indagine termografica da parte dello scrivente.

Il corso propone il “macrotema” della attuale c.d. “Crisi Climatica”, partendo dagli aspetti generali climatologici ed energetici, considerando le diverse implicazioni del concetto di “Sostenibilità” (consumo delle risorse, aspetti della loro rinnovabilità, impronta ecologica, “Overshoot day”, ecc.). Si passa poi a considerare due aspetti specifici del macrotema: crisi climatica e risorse idriche; gestione dei rifiuti e concetti di base della Economia Circolare, partendo dalla analisi della realtà locale (Provincia di Pesaro-Urbino), evidenziando i rapporti tra tali aspetti e i temi energetici, anche nei termini di costi economici ed ambientali connessi con la gestione locale delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti.

Le criticità emerse hanno considerato anche l’ambito scolastico e domestico, sia in merito alla natura e gestione dei rifiuti prodotti a scuola, che alla tematica degli sprechi energetici ed idrici, aspetti locali di una tematica globale. L’occasione delle iniziative dei “Fridays for Future” ha consentito un interessante occasione di dibattito, sia sugli aspetti della comunicazione, della percezione e della consapevolezza delle tematiche ambientali dei ragazzi nel nostro Istituto. I riferimenti etici ad alcuni contenuti della Enciclica “Laudato Sii” ed a quelli programmatici  del protocollo di intesa MIUR-MATTM del 6/12/2018 sulla Educazione Ambientale, hanno evidenziato la natura trasversale della tematica ambientale, fornendo una cornice senz’altro stimolante per la prosecuzione della iniziativa.

Si valuta che il progetto INFEA possa essere stabilmente integrato nella Offerta formativa di questa scuola, quale percorso irrinunciabile nel processo di educazione alla cittadinanza, che i recenti orientamenti ministeriali pongono in maniera esplicita.

Materiale:

Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.


Anno Scolastico 2022/23

Spunti dal docufilm “The letter”( visionabile in streaming su Youtube – theletterfilm.org )

Migrare o restare, per affrontare la sfida per una transizione ecologica. La seconda opzione non si compie da soli, ma come comunità. Arouna Kandè ed i suoi amici del Senegal decidono di restare ed impegnarsi a servizio degli “studenti mendicanti”. I quattro protagonisti di “The Letter” nella loro diversità ( geografica, culturale, esperienziale ) condividono un progetto più grande delle loro singole storie ( “ Non sto più lottando da solo” dice il capo indios Dada ).

La consapevolezza della globalità della crisi climatica si basa sulla conoscenze scientifiche relative alle cause del cambiamento climatico, ai suoi effetti più estremi, alle situazioni di “ingiustizia” che colpiscono le diverse comunità nel mondo: non tutti i paesi sono equamente responsabili del cambiamento climatico, alcuni lo sono molto di più ( vedi il principio del “Damage and Loss” del recente COP 27 ).  Nel film, le inondazioni in India, gli incendi in Australia e la siccità del Sahel rappresentano un danno condiviso tra gli umani, perchè colpiscono un mondo accomunato dalle dinamiche atmosferiche ed integrato negli Ecosistemi che vi interagiscono. Tutto questo chiama le persone alla solidarietà ed all’impegno comune.

Diritti indigeni e giustizia climatica: le popolazioni che hanno costruito un equilibrio tra il proprio benessere, la propria identità e l’ambiente circostante sono spesso quelle messe più a rischio dagli aspetti più devastanti del modello di sviluppo che le società tecnologicamente più avanzate, più o meno consapevolmente, hanno perseguito, specialmente nel corso degli ultimi due secoli.

Cooperazione: le visioni della scienza ( personificata dai due studiosi statunitensi Greg Asner e Robin Martin ) e delle religioni, le speranze  di tutti “gli uomini di buona volontà” concorrono nel definire non solo un quadro delle situazioni, ma anche ad individuare la direzione da prendere, le strategie e le linee di intervento, ognuno partendo dalla propria esperienza locale ( “pensare globalmente, agire localmente”, motto storico dell’ambientalismo )

Ingiustizia trans-generazionale: i giovani sono i soggetti che più di altri vivranno gli effetti del cambiamento climatico. Essi stanno diventando, ma in gran parte  devono ancora divenire, soggetti di un cambiamento culturale orientato alla ricerca di una sostenibilità globale. Le azioni della nuova generazione ( personificata dalla giovane attivista Ridhima Pandey ) dovranno nascere da una profonda consapevolezza sia degli aspetti scientifici dei cambiamenti climatici prodotti dall’uomo, che delle implicazioni economiche e sociali di tali mutamenti.

La fraternità globale  è una dimensione che i quattro protagonisti del film scoprono al termine della loro esperienza (il papa dice “ Nessuno di noi è un’isola”). Il sentirsi parte di un impegno comune fa nascere la solidarità’. In questo processo la dimensione dell’ascolto  è premessa essenziale. La rinuncia al pre-giudizio, alla imposizione della propria personalità, alla tentazione della sopraffazione verbale, nasce dalla empatia e dalla compassione.  Allora nasce il vero dialogo sia sul piano scientifico che etico, teso al discernimento, che diventa patrimonio comune ed occasione di crescita.


Anno Scolastico 2021/22

Ambiente: un momento di riflessione condivisa tra alunni e studenti